martedì 26 aprile 2011

La guerra nell'iconografia: francobolli.





Questo francobollo inglese da 45p del 2001 celebra il centenario dei sottomarini della Royal Navy britannica. L'immagine mostra il sottomarino Unity del 1939.

Per un breve approfondimento si veda: <http://postalheritage.org.uk/page/3546/Submarines>, [25.06.2011].

La guerra nell'iconografia: arte.


Fausto Zonaro, Maometto II conquista Costantinopoli, (1903, olio su tela, 102 × 74 cm), esposto al palazzo Dolmabahce di Istanbul, Turchia.



Nell'opera del pittore italiano è rappresentata la marcia dell'esercito di Maometto II verso Costantinopoli. La capitale dell'Impero Romano d'Oriente cadrà sotto l'assedio dei Turchi Ottomani guidati dal sultano il 29 maggio 1453.

Importante elemento del dipinto è la gigantesca bombarda visibile in basso a sinistra. La battaglia è considerata uno dei primi significativi esempi di utilizzo di armi da fuoco.

Per la cronologia dell'assedio, si veda:
pagina di wikipedia sull'assedio, <http://it.wikipedia.org/wiki/Cronologia_della_caduta_di_Costantinopoli>, [25.06.2011].


domenica 17 aprile 2011

La guerra preistorica


I più antichi esempi di scontri armati nei quali è possibile individuare tutti gli elementi base dell'arte militare sono compresi nell'ambito della guerra preistorica, cioè la guerra condotta prima dell'invenzione della scrittura.
Si ritiene che, inizialmente, le tendenze bellicose fossero piuttosto rare tra i gruppi di cacciatori-raccoglitori. Inoltre, lo scontro assumeva un carattere quasi "rituale": la morte di un combattente era un fatto sconvolgente per entrambe le fazioni, tanto da indurre alla fine delle ostilità.

Lo storico britannico John Keegan, nel suo saggio di storia militare "La maschera del comando", fornisce un ottimo esempio di scontro preistorico:

"Nonostante il notevole numero di guerrieri schierato, si uccideva poco. A causa della grande distanza tra i guerrieri e della relativa inefficacia delle armi primitive, a cui va aggiunta l'agilità del giovane guerriero, che gli permetteva di schivare le frecce, erano rari i colpi che andavano a segno. Se accadeva che qualcuno rimanesse gravemente ferito o fosse ucciso, di solito la battaglia si fermava per il resto della giornata."

Le armi utilizzate erano clave e lance nel Paleolitico, con l'aggiunta di archi, mazze e frombole a partire dal 12000 a.C.. Il Neolitico, con lo sviluppo dell'agricoltura e dell'allevamento, portò una maggiore disponibilità di cibo, tanto da permettere la nascita di una classe di guerrieri di professione. Nell'età del bronzo si diffondono le armi in bronzo, in particolare quelle da taglio.

Riguardo l'origine delle leghe metalliche usate per le armi preistoriche si veda il seguente post, pubblicato in un progetto appartenente allo stesso corso di storia della tecnica, <http://stec-175107.blogspot.com/2011/04/le-leghe-e-la-loro-origine.html>, [25.06.2011].


Fonti:
Pagina di wikipedia sulla guerra preistorica, <http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_preistorica>, [25.06.2011].

mercoledì 13 aprile 2011

Concetti chiave

Di seguito vengono esposti alcuni concetti chiave, non necessariamente i più importanti, relativi alla parola "guerra":

  • CAVALLO:




è uso più antico montare in armi a cavallo
e guidare col morso, e avere la destra spedita,
che tentare sulle bighe i dubbiosi rischi della guerra.
(Virgilio)

Il comune cavallo domestico, l'equus caballus, è il discendente di una razza originaria dell'Asia, che immigrò in europa circa un milione di anni fa. Nell'età del rame (4000 a.C.) ritroviamo i primi esempi di cavaliere, mentre circa mille anni dopo i Sumeri addomesticano la razza equus onager e la impegano nel traino dei carri. In seguito questo animale si diffonderà nella zona del mar Nero, in Europa centrale e infine in Asia Minore.
I cavalli si rivelano elementi fondamentali della strategia e della tattica militare, come forza trainante le bighe e come cavalleria vera e propria (1000 a.C.): la tecnica del cavalcare si evolverà in un lungo arco di tempo, infatti inizialmente l'assenza di sella e staffe ne permette un utilizzo solo ad arcieri e lanciatori di giavellotti, mentre l'introduzione di queste ultime (probabilmente inventate in Cina nel VI secolo d.C e giunte in Europa circa 150 anni più tardi) significa poter sfruttare pienamente la devastante forza di cavallo e cavaliere lanciati alla carica.

La cavalleria fu il fulcro degli eserciti medievali, costituita da cavalieri protetti da pesanti armature e lunghe lance. L'inevitabile declino si ebbe con l'introduzione delle armi da fuoco: tanto più le armi si evolvevano, tanto più i cavalli risultavano bersagli facili e inermi. Le ultime significative azioni di cavalleria risalgono al XIX secolo, anche se non mancano alcuni episodi (meno importanti) nel XX secolo.


Riferimenti letterari: Un interessante esempio di cavaliere al galoppo è usato da Dante nella Divina Commedia, come paragone verso Forese, nel momento in cui si conclude il discorso tra i due:

"Come fa il cavaliere di galoppo, quando esce di schiera per farsi onore come primo arrivato e presentarsi al primo scontro, così egli si partì da noi ad ampie falcate; ed io rimasi con Virgilio e Stazio, che furono nel mondo due grandi maestri."
(Dante Alighieri, La Divina Commedia, Purgatorio XXIV, 96-97 http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/pur24.htm)



  • ARMA:


Un'arma è un oggetto atto a recare danno o a difendersi da un'aggressione. Sebbene svariati arnesi possano essere considerati armi anche improprie, spesso la parola arma si riferisce a un qualcosa specificatamente progettato per offendere.
Pare che la clava sia stata la prima arma inventata dall'uomo, a cui seguirono scuri, coltelli, daghe e ogni tipo di strumento costruito sfruttando le nuove conoscenze sulla metallurgia.
L'invenzione della polvere da sparo nel XIV secolo segna un passo importante in un'evoluzione che renderà questi strumenti sempre più letali e pericolosi, con il passaggio dalle armi bianche e da lancio alle armi da fuoco.
Armi che sfruttano la potenza dell'esplosione per generare danni sono mine, bombe, missili ecc., mentre nel XX secolo si introduce per la prima volta il concetto di armi di distruzione di massa.

  • STRATEGIA:


La strategia, nella sua accezione militare, fa riferimento all'arte di utilizzare le risorse disponibili ai fini della guerra, non soltanto per quanto riguarda le battaglie, ma in un'accezione più vasta e completa: la sottomissione del nemico non viene perseguita solamente tramite gli scontri armati, ma anche attraverso altri fattori non prettamente bellici. La strategia si occupa di studiare un piano generale della guerra, non soltanto sotto l'aspetto militare. E' una branca dell'arte militare.

Riferimenti letterari: Il più antico trattato di strategia militare è "L'arte della guerra" di Sun Tzu, risalente al VI secolo a.C.: si tratta di un'opera fondamentale, di enorme influenza sia nel mondo orientale che occidentale, dal quale hanno tratto ispirazione personaggi chiave come Napoleone Bonaparte.
La seguente massima esprime l'essenza del concetto di strategia militare:

"Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere"
( Sun Tzu, L'arte della guerra).


Fonti:
Pagina di wikipedia sulla cavalleria, <http://it.wikipedia.org/wiki/Cavalleria>, [25.06.2011].
Pagina di wikipedia su arma, <http://it.wikipedia.org/wiki/Arma>, [25.06.2011].
Pagina di wikipedia sulla strategia militare, <http://it.wikipedia.org/wiki/Strategia_militare>, [25.06.2011].
Vittorio MARCHIS, Storia delle macchine, Roma-Bari: Edizioni Laterza, 2005.





lunedì 11 aprile 2011

Breve definizione


La guerra è un particolare evento sociale e politico caratterizzato da uno stato di conflitto violento tra due o più parti significativamente importanti, ad esempio nazioni e stati. In generale, gruppi organizzati sufficientemente grandi possono essere considerati parti.

Le cause che possono portare a questo tipo di scontro sono molteplici: interessi economici, strategici, territoriali, motivazioni religiose, senso di appartenenza a una nazione possono essere elementi scatenanti, più o meno validi a seconda del periodo storico considerato e soggetti all'influenza dei più svariati aspetti antropologici caratterizzanti le parti in contrasto.
Un altro aspetto importante è la diffusa volontà di almeno una fazione di sottomettere e dominare psicologicamente e spesso anche materialmente l'avversario.

Le forze armate giocano un ruolo fondamentale ai fini di attacco e difesa, sia come deterrente sia come forza operativa, per attuare le decisioni prese della parte in gioco e, nel caso di uno Stato, per preservarne l'integrità e per dare peso e credibilità alla sua politica: è fondamentale ed è uno degli obiettivi primari della maggior parte dei conflitti armati mostrare la sproporzione tra gli obiettivi della fazione opposta e gli sforzi che richiederebbero per essere raggiunti, in termini economici, sociali e di vite umane, ai fini di provocarne la resa.

La guerra è preceduta da uno stato di tensione, durante il quale le parti prendono atto dell'incompatibilità dei reciproci obiettivi, che sfocia in uno stato di crisi nel quale vengono interrotte le trattative e i rapporti diplomatici.

Fonti:
Pagina di wikipedia sulla guerra, in italiano, <http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra>, [25.6.2011].

Pagina di wikipedia sulla guerra, in inglese, <http://en.wikipedia.org/wiki/War>, [25.6.2011].








sabato 9 aprile 2011

Etimologia e dizionario

Etimologia:
La parola "guerra" deriva dal sostantivo "werra" dell'antico alto germanico, che significa "mischia". Questo ha preso il posto del termine latino bellum (da cui derivano, in italiano, le parole bellico, bellicoso e simili). Nel diritto internazionale, dopo la seconda guerra mondiale la parola guerra è stata sostituita dall'espressione "conflitto armato", che fa riferimento a scontri di ogni genere, importanza e dimensione.

DIZIONARIO:

Italiano: guerra.

Inglese: war.

Tedesco: Krieg.

Spagnolo: guerra.

Francese: guerre.

Cinese: 战争 (Zhànzhēng).

Giapponese: 戦争 (Sensō).

Latino: bellum.


Fonti:
Pagina di wikipedia sulla guerra, <http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra>, [25.6.2011].

Pagina web che tratta l'etimologia della parola "guerra", <http://www.grandetriade.it/guerra.htm>, [25.06.2011].